clicca sulla bandiera per il dizionario sardo italiano

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domenica 11 dicembre 2011

sabato 5 novembre 2011

….SIAMO FATTI COSÌ

vivendo da emigrato ormai da tanti anni e facendo il lavoro di trasfertista , ho l'occasione di incontrare e conoscere tanta gente di diverse regioni italiane e del mondo .
tante sono le volte che mi fermo a pensare sulla differenza caratteriale di noi sardi.
il nostro caratere particolare ,mi porta a fare un'autoanalisi su cosa ci renda tanto diversi dal resto degli italiani .
non c'è alcun dubbio sul fatto che noi sardi siamo diversi sia come carattere che come stile di vita da tutti gli abitanti del resto del mondo
una particolarità che ci viene riconosciuto da tutti e non mancano le battute di spirito nei nostri confronti , dal nostro modo di parlare con il particolare accento che non perdiamo neanche dopo tanti anni vissuti all'estero, alla testardaggine , al nostro modo di divertirci ,di affrontare le situazioni una volta in modo ironico una volta in modo estremamente tragico .
delle volte ci viene detto quando arriviamo in un nuovo posto di lavoro "ecco sono arrivati i sardi ora vedrai che quà cambia tutto".
già perché noi sardi sappiamo lavorare ,sappiamo divertirci ,a volte però non riusciamo a fare distinzione tra l'una e l'altra situazione ,
questo crea un pò di sconforto e paura nelle persone che ancora non ci conoscono bene, ma poi col tempo finiscono con l'apprezzare questo lato del nostro carattere.
mai veramente cattivi , abbastanza ingenui , molto riconoscenti , subito amici , irriverenti con chi non merita , educati ma casinisti ,sfrontati in gruppo e vergognosi da soli ,non perdiamo occasione di parlare della nostra terra ,e di vantarne le sue bellezze ,quale altro popolo si porta la bandiera appresso o in alternativa l'adesivo incollato alla macchina con la scritta "sono sardo" portati con vanto in giro per il mondo ?.
sei un vero sardo? lo sei perché nessuno come te è legato alla sua terra ,perché l'amicizia è sacra e la famiglia non si tocca ,parli una lingua che tutti ci invidiano ,tieni con orgoglio alla tua bandiera e alle tradizioni secolari che fanno parte del tuo D.N.A.
fai parte di un popolo che a sofferto come pochi altri e ne porti le cicatrici con vanto,forse e per questo che siamo testardi orgogliosi e sinceri,e anche se diciamo di non essere permalosi ci incazziamo per ogni appunto che ci fanno.
non perdiamo occasione di vantare la nostra terra così ogni volta che risaliamo portiamo con noi una macchina piena di prodotti sardi per farli assaggiare a tutti con vanto .
la nostra tonalità di voce è sempre molto alta ,quando parliamo sembra che stiamo litigando , ma per noi questo è normale ,cerchiamo sempre di prevaricare sugli altri con il nostro tono di voce molto alto ,siamo curiosi ad ogni rumore strano ci affacciamo subito alla finestra per vedere cosa è successo ,
quando giriamo per il paese guardiamo sempre all'interno delle macchine con curiosità per vedere chi c'è all'interno.
tutto questo fa di noi un popolo strano, antipatico a chi non ci conosce ma non possiamo farci niente noi siamo tutto questo ,e non dobbiamo vergognarci di essere fatti così ,perché questo è tutto ciò che ci rende unici veramente unici in tutto il mondo e anche se a qualcuno non può star bene io personalmente ne vado fiero e non cambierei questo nostro carattere con nessun altro e lo voglio portare con me per tutta la vita con vanto.


martedì 1 novembre 2011

PERCHÈ , IL NOSTRO È UN PAESE DI MERDA.

Lasciamo un paese di merda alle nuove generazioni, che non possono cogliere più alcuna opportunità ne speranza di un futuro.
 Abbiamo sperperato ogni risorsa e deluso ogni loro aspettativa. I nostri figli e nipoti erediteranno il peso di un debito che non potranno mai pagare, ma, ancora di più, quel bagaglio di valori morali, umani, principi etici e dose di buon senso, che abbiamo mercificato e svenduto per delle lusinghe,e false promesse.
Ed in questo periodo duro e falso,che ci appare all'improvviso come un sogno da cui piano piano tutti ci stiamo svegliando e prendiamo coscenza della realtà,
con gli occhi ancora assonnati e la mente stordita ,trovo perfetta e straordinariamente puntuale questa poesia di giovanni pascoli.

Questa la parte dell'inno anarchico-insurrezionalista
di Giovanni Pascoli diffusa al convegno di San Mauro Pascoli.

''Soffriamo! Nei giorni che il popolo langue
e' insulto il sorriso, la gioia e' vilta'!
sol rida chi ha posto le mani nel sangue,
e il fato che accenna non teme o non sa:
Prometeo sull'alto del Caucaso aspetta,
aspetta un bel giorno che presto verra'
un giorno del quale sii l'alba, o vendetta!
Un giorno il cui sole sii tu, liberta'!
Soffriam! Che' il delitto non regna in eterno!
Soffriam! Che' l'errore durare non puo'!
Gia' Satana giudica nel pallido inferno
il Dio dei tiranni che al buio il danno'!
Soffriam: le catene si spezzano alfine
allor che pugnali, ne' piaccia foggiar;
fra un mucchio fumante di sparse ruine
gia' Spartaco e' sorto tremendo a pugnar.
Soffriamo, o fratelli! La mano sul cuore
lo sguardo nuotante, nell'alba che appar!
Udite?! Le squille che suonano l'ore
a stormo tremendo desiano suonar!
Gia' mugghia il tremuoto laggiu' nella reggia!
S'accampa nei templi superbo il pensier!
Un rosso vessillo nell'aria fiammeggia,
e in mezzo una scritta vi luccica in ner:
le dolci fanciulle che avete stuprato,
i bimbi che in darno vi chiesero il pan,
nel giorno dell'ira, nel giorno del fato,
i giudici vostri, borghesi, saran''.

lunedì 31 ottobre 2011

censimento 2011




 Ma se sanno già tutto di noi, che  vogliono sapere ancora?

tramite il nostro tesserino sanitario conoscono le medicine che compriamo;
tramite c/c, bancomat e carta sanno quanto spendiamo e dove;
tramite il catasto sanno quante case possediamo;
tramite il comune sanno quanta spazzatura produciamo;
tramite l’anagrafe sanno quanta gente abita in casa e di che età;
tramite l’anagrafe veterinaria conoscono nome, quantità, specie degli animali di casa;
tramite il nostro passaporto sanno i nostri spostamenti all’estero;
tramite il via card e telepass quanto viaggiamo e dove andiamo
tramite il segnale del cellulare GPRS sanno in ogni momento dove siamo..



 Ma  cosa C...O vogliono ancora sapere?

domenica 16 ottobre 2011

cosa sarà di tutti noi

continua l'esodo da tutto il sud italia e dalla sardegna ,artigiani , diplomati , laureati , professionisti ,lasciano la loro terra per cercare lavoro altrove , soprattuto all'estero, la sardegna già povera di risorse e di persone si stà completamente spopolando.
cosa ne sarà del futuro dei nostri giovani che fuggono e dei vecchi che rimangono ?
questo esodo di persone come un fenomeno naturale sembra innarrestabile la sardegna stà diventando un deserto.
non si coltiva più niente ,non si allevano più animali , i nostri allevatori dovranno reinventarsi un lavoro butando al vento anni di lavoro e cultura ,
i nostri prodotti tipici verranno importati dalla romania o dalla polonia ,dovranno solo meterci sopra un timbro "prodotto sardo" made in polonia
chi insegnerà alle nuove generazioni l'arte di costruire e di creare le cose che hanno reso famosa l'italia nel mondo.
chi trasmetterà alle nuove generazioni le nostre culture ,dai balli , ai costumi ,alla cucina ,ai nostri dialetti ,tutto ciò che rende  diversi un popolo da un'altro tutto ciò che non ci rende uguali o simili a giocattoli uno identico all'altro come delle marionette.
senza la diversità delle culture che ci fanno grandi nel mondo siamo destinati a scomparire ,
i falegnami , i calzolai ,i fabbri questi artigiani che hanno appreso l'arte dai loro padri ,dopo anni di aprendimento e di duro lavoro , a chi trasmeteranno il loro sapere tramandato con fatica e dispendio di cose ed energia , forse ad un belga , ad un francese , ad un tedesco ? .
i nostri medici infermieri ricercatori a chi regaleranno il loro sapere ,ad altri popoli che non hanno dovuto far niente per insegnargli niente ,senza nessuna fatica e costo si ritroveranno in casa loro dei geni dei medici ed avranno anche la possibilità di poter scegliere i migliori.
a noi non rimarrà niente , verranno persi anni ed anni di lavoro dei nostri vecchi regalandoli ad altri come fosse niente in cambio di un modesto stipendio ,
e la garanzia di tirare avanti ,  di sopravivere.

sabato 15 ottobre 2011

lavoro e donne in sardegna

Questo post lo dedico a mia figlia e a tutte le donne senza lavoro che hanno perso la speranza di trovarlo.

mi rivolgo alle donne, alle donne oppresse e piegate dai vincoli sociali, culturali, imposti ed autoimposti perché così gli e stato insegnato, così le hanno cresciute, così pensano che sia normale essere. E anche se sono infelici e insoddisfatte nelle loro vite, anche se qualcosa dentro le spinge a muoversi, non sanno di poter essere qualcosa di diverso. Forse lo intuiscono, lo desiderano, ma "l'educazione" le ha convinte che non sta bene, non sta bene ribellarsi, far sentire la propria voce, smettere di subire e sacrificarsi per fare l'esatto opposto: affermarsi, cercare rispetto, dagli altri e da loro stesse, prendersi i loro spazi, creare, inventare, nutrire, far crescere cose, essere individui autonomi, mostrare il coraggio che  possiedono, trovare la loro vera natura ormai sepolta .e soprattuto dimostrare la loro vera forza nel mondo del lavoro .

martedì 4 ottobre 2011

operai sotto ricatto

operai sotto riccato

dopo averci illuso di poter avere tutto , una casa acquistata con il mutuo ,una macchina comprata a rate,(indispensabile per andare al lavoro e poter pagare il mutuo della casa e naturalmente anche le rate della macchina stessa),.una TV schermo piatto che si collega ad internet ad alta definizione ,macchine fotografiche che inviano diretamente foto o video su internet o alle stampanti senza l'uso di cavi ,aspirapolveri che aspirano da sole ,telefonini che fanno di tutto anche i navigatori ,navigatori che fanno di tutto anche da telefonino .palmari ,tablet , portatili super leggeri ,controlli a distanza di persone o cose,e tutto l'inimmaginabile possibile.
bene adesso questa grande illusione è sparita ,scomparsa ,sostituita dalla realtà una realtà dura reale ,crudele.
la crisi.
e scopri che la crisi e nata non perché mancano i beni che ci necessitano ogni giorno , ma perché non si riesce più a vendere i prodotti che si creano in tempi record telefonini, TV,macchine fotografiche ,ed automobili con stereo che riconoscono la tua voce,computer di bordo aria condizionata ,ma sempre con lo stesso maledetto motore a scoppio , quello della prima macchina costruita nel 1800, (l'unica cosa che non cambia mai).
tanti oggetti per la maggior parte futili od addirittura inutili ,che ci vengono proposti in tutti i modi e in tutte le salse ,martellandoci con la pubblicità ,tutti i giorni ed in tutti i modi possibili .

Una volta si andava in crisi quando non c’erano beni sufficienti per tutti. Oggi andiamo in crisi quando ce ne sono troppi e non li possiamo acquistare. 

oggi grazie alla crisi Ci hanno tolto tutto, ci hanno riempiti di niente e ce l’hanno fatto pagare a rate. Il sistema ti controlla con i debiti , Non puoi scappare se prima non paghi i tuoi debiti, che pagherai facendone di nuovi. , devi fare nuove rate, più ne hai, più soldi devi guadagnare , più tempo spendi per gestirle, più hai il terrore di non farcela.perché Se salti una rata e paghi regolarmente dalla rata successiva, restando costantemente indietro di una, ti addebitano spese di gestione che finiscono per essere più salate dell'intero finanziamento.
inoltre da operaio prima potevi contare su un buon stipendio soprattuto se facevi degli straordinari o lavoravi lontano da casa ti veniva riconosciuta una trasferta un indennizzo per le malattie professionali etc etc , insomma se volevi guadagnare qualcosa in più lavoravi come uno schiavo ma ottenevi qualcosa .ma oggi ? da operaio devi accontentarti delle mille , milleduecento euro al mese ,se vuoi guadagnare qualcosina in più devi lavorare degli straordinari mal pagati che non ti lasciano più tempo per te stesso e soprattuto per la famiglia .
così di colpo tutto ti crolla addosso ,non c'e più lavoro e col lavoro che riesci a trovare non riesce più a coprire i debiti di cui ti eri fatto carico in momenti molto più generosi.

non ci resta che piangere

martedì 24 maggio 2011

euroschiavi


Cagliari 12 Maggio 2011. Movimento Sulcis Artigiani e Commercianti liberi
Moilitazione generale contro le manovre del mostro di Equitalia, contro le umiliazioni, le illegalità, le ingiustizie del sistema fiscale e bancario.
Realizzazione video a cura di Mariella Murgia
Brano Musicale- Ai cuddos -

cantano "Branduardi e Ligabue "

29) A coloro che in favore
della patria hanno lottato,
che hanno impugnato la spada
per la causa comune,
o una fune al collo,
meschini, volevano mettere,
o come Giacobini
li volevano massacrare.

30) Però il cielo ho difeso
i buoni in modo evidente
ho atterrato il potente,
ed esaltato gli umili.
Iddio, che si è dichiarato
in favore della nostra patria,
da ogni vostra minaccia
egli ci salverà.

31) Perfido feudatario!
per interesse personale
un protettore dichiarato
sei dei piemontesi:
con loro ti accordasti
con molta facilità,
lui mangia in città,
e tu in paese, a gara.

32) Era per i piemontesi
una cuccagna, la Sardegna:
come la Spagna nelle Indie
essi si trovavano qui;
ci alzava la voce
perfino un cameriere;
o plebeo o cavaliere,
il sardo si doveva umiliare.

33) Loro dalla nostra terra
hanno portato via milioni,
venivano senza pantaloni
e ripartivano gallonati.
Mai fossero venuti
che ci hanno bruciato tutto!
Maledetto il paese
che crea una simile razza.

34) Loro qui incontravano
matrimoni vantaggiosi,
per loro erano gli impieghi,
per loro erano gli onori,
le maggiori dignità
di chiesa, toga e spada:
e al sardo restava
una fune per impiccarsi.

35) Ci mandavano i peggiori
per castigo e pena,
con salario e pensione,
con impiego e con patente.
A Mosca gente simile
la mandano in Siberia,
ma per farla morire di miseria,
non per governare.

36) Baroni, la tirannide,
cercate di moderare,
cercate di moderare,
Baroni, la tirannide,
Baroni, la tirannide,
cercate di moderare,
cercate di moderare,
Baroni, la tirannide.

giovedì 19 maggio 2011

forse meglio disoccupato


prendiamo per esempio un disoccupato ,che si trova senza lavoro ,come ormai tanti ,da almeno 2 o 3 mesi se gli e andata bene,
questo povero disgraziato viene assunto ,trova fortunatamente un lavoro ,
salti di gioia sorrisi ,sei tutto felice.
inizi a lavorare e iniziano i problemi ,hai bisogno di una macchina ,soldi per la benzina ,mangiare fuori casa.
questo devi farlo per almeno trenta giorni ,magari anzi e sicuro tu non li hai e li chiedi in prestito a qualcuno, in attesa del tuo primo stipendio
già il primo stipendio ,qui viene il bello,
perchè quello che mi fà più rabbia e il fatto che tu devi lavorare per minimo 30 giorni
in completa fiducia dando la tua completa disponibilità
ti chiedono questo e pronto per domani?
questo e possibile per stasera?
devi farmi questo entro le cinque? perchè vengono a prenderlo mi raccomando deve essere pronto
tu dai tutto il possibile ,la tua professionalità
il tuo tempo ,la tua energia .
per tutti quei maledetti 30 giorni, lavori con la testa bassa e cerchi o fai il possibile per non deludere il tuo datore di lavoro
di non deludere o mettere in discussione la fiducia che ti e stata corrisposta .
poi arriva la data fatidica ,il giorno che tu bello e felice aspetti per ben 30/40 giorni la tua ricompensa per tutto quello che hai anticipato ,professionalità ,tempo , ore negate alla tua famiglia .
e no che succede i soldi ancora non ci sono ,
protesti chiedi come mai , e ti rispondono no non ti devi preoccupare sai forse il tuo bonifico arriverà in settimana ,oppure e colpa del commercialista vedrai che domani o dopo arrivano.
ma come a me viene chiesto puntualità viene chiesta coerenza ,devo anticipare fiducia tempo ore della mia vita per ben trenta giorni,
e come risposta al momento di essere corrisposto per quello che io ti dò e non e poco, mi ritrovo delle promesse delle scuse.
ma se io mi comportassi allo stesso modo nei trenta giorni di lavoro ,come verrei considerato ,un pelandrone ,un aprofitatore ,o un menefreghista.
così ti ritrovi ad aver lavorato per 30/40 giorni,anticipando dei soldi non tuoi che ora dovrai restituire,e in più con la rabbia in corpo per il menefreghismo di qualcuno.
e ci risiamo ,devi continuare a lavorare stando zitto per non perdere quel lavoro che tanto hai atteso!!,
oppure devi mandarci tutti a quel fotutissimo paese?

l'attuale cultura tratto da intervista a silvano agosti


chiedo scusa a chi in questo periodo mi ha seguito e non ha trovato nuovi post sul blog,
ma sto atraversando un periodo particolare dove i problemi personali fanno si che non riesca a trovare la giusta concentrazione per riuscire a scrivere qualcosa di decente.
da parecchi giorni però ho un pensiero fisso ,una, chiamiamola pure persecuzione mentale , devo sfogarmi ,e lo faccio nel modo che considero il più crudo possibile. a costo di pagarne le conseguenze.

Uno degli aspetti più micidiali della attuale cultura e di far credere che sia l'unica cultura,

invece è semplicemente la peggiore .

gli esempi sono d'avanti a tutti,dentro i nostri cuori.

il fatto che la gente vada a lavorare 6 giorni la settimana ,e la cosa più pezzente che si possa immaginare,
come si fà a rubare la vita agli esseri umani !? , in cambio del cibo del letto della macchinina.

mentre fino a ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro,da oggi penso ,ma guarda questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho ,
perchè non ne avrò un'altra,ho solo questa,e loro mi fanno andare a lavorare 5/6 giorni la settimana e mi lasciano un miserabile giorno ,per fare cosa?, come si fà in un giorno a costruire la vita , la tua vita.
devi pensare con una coscienza perfetta ,
"questi stanno rubandomi la vita,"
in cambio di cosa, di 1500 euro bene che ti vada,
e mentre noi siamo un capolavoro il cui valore è indescrivibile, non capisco perche un quadro di un qualsiasi idiota deva valere milioni di euro ,
mentre un essere umano 1500 euro al mese bene che gli vada.
se poi consideriamo i parametri con le nuove tecnologie dove i profiti sono aumentati come minimo almeno 100 volte,
allora il lavoro doveva diminuire almeno dieci volte , "se come è vero che le tecnologie nascono dall'uomo per l'uomo" .
invece no, il lavoro è rimasto intato.
oggi sò che mi stanno rubando il bene più prezioso che possiedo ,la vita.
la gente va a lavorare sei giorni la settimana ,perche ha una pistola puntata alla testa ,
certo lo faccio.
e meglio leccare il pavimento piutosto che morire?
meglio leccare il pavimento!!!?.
ma quello che più è orrendo e che leccare il pavimento e diventata una aspirazione.

e mostruoso che si debba andare a lavorare 8/10 ore al giorno, ed essere pure grato a chi ti fà leccare il pavimento.
noi non stiamo vivendo in un regime politico capace di darci da mangiare o la macchinina ,no! ,e un sistema politico che sa rubare il benessere a 3 parti di persone ,per farne stare bene una parte .

martedì 8 febbraio 2011

Nucleare a Flamanville, operai immigrati
in regime di semischiavitù

La denuncia parte da un’inchiesta del quotidiano France Soir e parla di lavoratori sottopagati, costretti a lavorare anche più di 15 ore al giorno e alloggiati in bungalow fatiscenti.

È l’altra faccia del nucleare di nuova generazione, lo stesso che, ritenuto un  
“modello” sia dal governo che dal Vaticano, dovrebbe approdare anche in Italia.

Questi sono brevi ritagli di un articolo che potete leggere clicca quì
tratti dal sito web del il fatto quotidiano
vi invito a leggerlo perchè nonostante parli della francia , non esclude come dice l'articolo stesso che succeda anche da noi.
A convalida di ciò che vado dichiarando da tempo negli altri post .

lunedì 7 febbraio 2011

Bossing
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il bossing è definibile come una forma di mobbing "dall'alto" , ossia attuato non da colleghi di lavoro (o compagni di scuola, di squadra sportiva ecc.), bensì da un superiore gerarchico, come ad es. il capufficio, il dirigente, il manager, il direttore tecnico della squadra, l'ufficiale responsabile di un reparto militare o, più in generale, da una direzione aziendale.

Esso è in sostanza una forma di persecuzione attuata attraverso una accorta strategia di vessazioni psicologiche e disciplinari, volta a costringere il dipendente sgradito all'autolicenziamento. La ratio di questa strategia è evidentemente nel vantaggio di potersi liberare di un dipendente o sottoposto, senza dover sottostare alle norme e ai procedimenti spesso lunghi e onerosi previsti dal diritto del lavoro o da accordi sindacali, o semplicemente dalle clausole contrattuali.

Quasi tutti i moderni ordinamenti giuridici si sono dotati di una normativa specifica sul mobbing "dall'alto", o bossing, e spesso la legge o gli accordi sindacali prevedono i relativi strumenti e procedure operative a tutela di chi ne è vittima. La letteratura giuridica sull'argomento è ormai sufficientemente vasta ed articolata, e anche la casistica comincia ad essere studiata dal punto di vista giuridico e psico-sociologico con una certa sistematicità.

E ormai diventata consuetutine da parte di alcune aziende attuare il mobbing,
in quando usando questo sistema , si evita di dover licenziare i lavoratori ritenuti scomodi o rompiscatole .
infatti se un'azienda licenzia uno o alcuni dipendenti ,deve poi affrontare il problema della sostituzione ,oltre a vari problemi burocratici.
Mentre nel caso un dipendente dia le dimissioni , tutto risulta più semplice,
nessun problema di assunzioni ,nessun problema di rilascio documenti per mobilità o disoccupazione ,etc etc.
O voluto inserire questo articolo ,perchè magari qualcuno si riconosce in questa situazione ,e senza rendersene conto vive il problema del mobbing sopra descritto. 
Come si dice, conoscendo il problema si trova la soluzione.

sabato 5 febbraio 2011

L'incombenza delle feste

Si festeggi l'unità d'italia ma lavorando
Queste le parole del presidente di confindustria
Emma Marcegaglia
siccome la festività cade di giovedì 17 marzo ,
si teme il rischio di un ponte lungo.
Inoltre per festeggiare comunque la festività gli imprenditori si impegnano
testuali parole "a fare la loro parte a fianco delle istituzioni pubbliche, organizzando momenti di ricordo e di aggregazione attorno alla bandiera nazionale nei luoghi di lavoro".
Quando ho letto queste parole nella mia mente sono apparse vecchie immagini della Cina ,negli anni di mao e della Russia .
Mai , agli operai e venuto in mente di chiedere al proprio datore di lavoro, siccome una festività religiosa cade la domenica ,di poterla festeggiare il lunedì successivo,vi immaginate la reazione ?
Allora visto che le festività costano troppo a questi signori perchè non le riuniamo in un unico giorno ?
Facciamo così il 1 dell'anno si festeggia tutto insieme ,
Pasqua, Natale,1 maggio,festa della repubblica,Epifania,2 novembre,etc etc.
e siccome sono festività miste (religiose e di stato)
mettiamo fianco a fianco, un bel crocefisso e una bandiera ,cosi non dobbiamo neanche spostarci dalla chiesa alla piazza del comune.
Ci leviamo di torno quest'incombenza delle feste ,e da bravi schiavi lavoriamo tutto l'anno senza dare più fastidio a questa gente,fino al prossimo capodanno.
Oppure perchè non farle festeggiare quando gli operai vengono messi in cassa integrazione o in mobilità ,più comodo di così.
Tanto sei a casa senza far niente ! ,utilizza questo tempo per festeggiare il natale o il 1 maggio ,con buona pace di tutti.
Dopo il referendum della fiat dove è stato cancellato il diritto allo sciopero ,il diritto di lavorare 8 ore ,la malattia ,la pausa .
Tutti i diritti che i nostri padri con tanta fatica erano riusciti a conquistare .Ora cercano di toglierci anche il diritto alle festività .
Continuando così non dovremo più guardare stupefati i cinesi che mangiano,lavorano e dormono in fabbrica con i loro bambini ,perchè questo molto presto sarà il nostro futuro.

martedì 1 febbraio 2011

tenuti sotto controllo





Le condizioni generali oggi di ogni lavoratore
sono quelle di essere costantemente tenuto sotto controllo guardato a vista ,
praticamente inquadrato dentro un recinto ,dove esso si trova in una condizione per nulla naturale.
E uguale ad un animale tenuto in cattività.
Ad un animale tenuto in cattività ,
gli si dà da mangiare ,da bere ,
magari ad orari prestabiliti ,
in pratica gli si regola tutta la vita.
poi un bel giorno chissà perché ,
questo si gira e morsica il padrone ,
tutti diranno stupiti ,ma era cosi bravo e buono ,
chissà cosa gli e preso.
lo stesso discorso vale per gli uomini ,
durante tutta la giornata lavorativa nelle fabbriche o nei cantieri ,
ti controllano ,ti danno da mangiare a un orario prestabilito ,
fai la pausa sempre alla stessa ora ,magari puntualizzata con un suono di campana di inizio e fine ,
se fumi o bevi un caffè devi farlo solo quando e stabilito,
poi vai nel domicilio che ti è stato assegnato ,e li devi lavarti rispettando un turno, devi mangiare all'ora stabilita ,spegnere le luci e dormire anche se non hai sonno ,per non disturbare gli altri .
in pratica tutta la tua vita e tenuta sotto controllo come un animale in cattività.
ora chi ci dice che a lungo andare la nostra reazione non sia uguale a quella di un animale tenuto in gabbia?.
anche se c'è una non piccola differenza , l'animale non sceglie chi deve metterlo in gabbia , mentre noi  questa scelta possiamo farla.
Noi almeno per ora abbiamo la possibilità di scegliere.
E così quando la misura e colma la soportazione a raggiunto il massimo ,si cambia datore di lavoro in pratica recinto .
con la speranza che almeno dopo il lavoro quando ritorni a casa non debba essere sotto controllo e trovare quel poco di libertà che a tutti noi necessità per distinguerci almeno un tantino dagli animali.
forse a qualcuno questo paragone sembrerà un pò esagerato ,
ma se ci riflettete sù ,vi renderete conto che col tempo stanno condizionando il nostro modo di vivere , inquadrandoci in una dimensione che non ci appartiene ,basata esclusivamente sul profitto di pochi a scapito delle nostre stesse vite .
quello che sta succedendo in Egitto ed in Tunisia e che purtroppo ben presto si allargherà ad altri stati ,altro non è che la condizione umana portata all'estremo ,per il profitto di alcune persone che tengono tra le mani le chiavi dei recinti , dove purtroppo noi stessi abbiamo deciso di farci rinchiudere .

venerdì 28 gennaio 2011

o così oppure la porta è aperta

o cosi oppure la porta è aperta , questa è la frase che ci e stata urlata dal datore di lavoro,
dopo che gli sono state fate delle richieste per condurre una vita lavorativa più decente .
ormai si era arrivati a litigare persino tra di noi in una situazione quotidiana  ,
resa invivibile da diversi problemi , in quanto essendo trasfertisti e alloggiando tutti nello stesso apartamento ,
i problemi si creavano di continuo per vari e svariati motivi , come è ovvio immaginare .
la frase detta probabilmente per chiudere l'argomentazione il più in fretta possibile ,
senza produrre risultati atti a pacificare gli animi , a creato una risposta che  lui non si aspettava ,
<scegliamo la porta>
e cosi in quattro abbiamo deciso di lasciare il lavoro dimetendoci .
a nulla e valso il cercare da parte sua di sistemare la situazione .
oggi è stato per noi l'ultimo giorno di lavoro presso questa azienda .
avevo già descritto questa situazione in un post precedente (il ricatto)
ma allora non si era arrivati a questa conclusione , sia per la paura di rimanere senza lavoro ,
sia per la mancanza di unione fra gli operai .
questa volta però e accaduto qualcosa di particolare , un tacito accordo , che a prodotto questo risultato.
anche se in momenti particolari tutti possono commettere uno sbaglio,
oramai la situazione era degenerata a tal punto che nulla e stato più possibile .
queste scelte sono dolorose sia per i dipendenti sia per i datori di lavoro ,
in quanto nessuno vince , si perde tutti .
credo anzi sono convinto che lui ora stia soffrendo ,come noi , ma il più delle volte l'orgoglio delle persone ,
supera la ragione .
quello che mi auguro di cuore è che nessun operaio debba mai sentire una frase come quella ,
e che nessun datore di lavoro debba mai neanche pensarla .
alla base di tutto deve esserci il rispetto reciproco , confrontandosi con le opinioni naturalmente diverse e raggiungere sempre un compromesso tale da soddisfare entrambi .
auguro agli operai rimasti di ricevere quello che a noi e stato negato , e tutti facciano tesoro di quanto accaduto.

domenica 23 gennaio 2011

disoccupati



le cifre ,i conti sulla disocupazione non tornano mai chi dice l'8,9 chi dice il 13 ,chi addirittura il 15,8 percento
le statistiche le fanno e le disfano loro a propria convenienza.
tutti parlano di disocupazione con numeri cifre , Più giovani o meno giovani e bla bla bla .
ricerche su internet ,quotidiani e TV ,che portano sempre allo stesso risultato.
quello di cui non si parla mai e di cosa prova un disoccupato,
di ciò che realmente causa in una persona lo stato di disoccupazione .
io stesso avendolo provato per alcuni mesi ,riesco a malapena a descriverlo.
dal momento che ti alzi la mattina senti dentro di te un senso di nausea e di impotenza,
ti senti come in un sogno come se stessi vivendo in un'altra dimensione
vedi tutto al rallentatore ,e ogni cosa che fai ti sembra inutile,
dal lavarti ,al pettinarti ,vestirti,tutti i gesti quotidiani non hanno più importanza ,li senti inutili,
lo fai per abitudine come un robot programmato per fare quello.
e mentre compi questi gesti ,ti accorgi dell'inutilità di tutto ciò.
ci pensi un po sù , stordito come sei ,e dici a te stesso
"mi e rimasto solo questo la dignità l'unica cosa che mi rende diverso dagli animali"
pensi ai tuoi figli a tua moglie alla casa e a tutto ciò che ti sei costruito finora,
senti che stai perdendo tutto , ti senti un'incapace , un buono a nulla .
si sfiora la pazzia , si pensa a tutto quello che normalmente e impensabile
a violare la legge , al suicidio , alla fuga ,scappare ma dove!
non sai dove andare , cosa fare , a chi chiedere e cosa credere .
hai come un vuoto dentro la testa e non riesci a ragionare in modo lucido.
una persona disoccupata è una bomba ad orologeria e inprevedibile ,
un potenziale kamikaze ,che sfoga la sua rabbia verso di se e verso gli altri.
le cronache parlano di gente che si suicida che si annida sulle gru , sui tetti ,addirittura si mettono da soli in carcere ,
come gli operai che si sono rinchiusi all'asinara .
vedi gente adulta padri di famiglia piangere come ragazzini , disperati con nessuna speranza davanti ai loro occhi,
li guardi e  senti la loro disperazione ,con il loro sguardo ti stanno implorando di aiutarli,
con quello sguardo , che vale più di tante parole.
sicuramente più delle parole dei nostri politici e sindacalisti , con le loro cifre ,
le loro ripicche , in gara per mostrarsi i più sensibili al problema ,
ci costruiscono sù dei talk show ,per creare odiens , popolarità .
ma le cose che senti dire loro sono sempre le stesse identiche di sempre ,
cifre , numeri ,colpa tua ,colpa mia e bla,bla,bla.
e un problema che sembra non avere una soluzione ,almeno in tempi brevi,
o almeno per merito o volontà di queste persone.
"questo post lo dedico a tutti i disoccupati con l'augurio di trovare al più presto un lavoro e di vivere con serenità assieme ai loro cari
 una vita dignitosa che tutti noi meritiamo di avere"

cosa stiamo diventando


                                            im-piegato 




cosa stiamo diventando
bestie da soma!
animali non pensanti!
non ragioniamo più,
non reagiamo più,
non pensiamo neanche più.
lavoriamo come dannati 10 o 12 ore al giorno,
senza curarci di quello che succede
con la testa bassa andiamo avanti senza fermarci a riflettere,
senza alzare lo sguardo e vedere cosa sta succedendo nella nostra societa,
l'etica, la morale,la società ,che fine hanno fatto!
aumentano i prezzi del pane ,della benzina,di tutto ciò di cui abbiamo bisogno,
e noi invece di guardare alzare la testa e vedere,
chiniamo il capo e lavoriamo ancora di più.
ci si annoia a passare qualche sera in famiglia ,
a divertirsi con gli amici,a vivere un pò, almeno un pò questa vita.
tutto questo non ha senso ,si lavora per vivere ,e invece si vive per lavorare.
che prezzo stiamo pagando per vivere?,
cosa stiamo diventando?
per chi o cosa lo stiamo facendo?,
noi per il lavoro,i nostri padroni per il profitto?.
qualcuno ci dia una risposta.
l'altro giorno ho fatto queste domande a un collega
mi ha risposto "io sono per il lavoro ,bisogna lavorare".
porca p.....a ,ma che cavolo di risposta e questa!
cosa vuol dire!,ma qual'e il prezzo ,
qual'e il costo che siamo disposti a pagare,
fino a che punto possiamo o siamo disposti ad arrivare.
non siamo già più una società, ognuno pensa a se stesso,
ce ne freghiamo dei nostri vicini dei nostri amici ,
l'importante e lavorare a costo di rubarlo ad un'altro,
non si guarda in faccia più nessuno,e una guerra.
allora!, be allora tanto vale distruggere tutto ,e ritornare a vivere nelle foreste ,
almeno lì siamo tutti uguali,servi e padroni.

domenica 16 gennaio 2011

maledetta televisione

proprio ora c'è un'intera ,tutta una generazione che non conosce nient'altro che non venga dalla televisione!,
questa televisione è il vangelo!,l'ultima rivelazione!,
questa televisione può far eleggere o far cadere presidenti,
papi ,governi.
questa televisione è la più grande forza di propaganda di tutto il mondo.
chi saprà mai quale falsità può essere spacciata per vera sulla televisione?.
la televisione non è la verità,
la televisione è un parco di divertimento,
la televisione è un circo,un carnevale,un esercito di cantastorie ,cantanti,ballerini,
giocolieri,fenomeni da baraccone.
ma voi siete seduti lì,giorno dopo giorno,sera dopo sera,persone di tutte le età e fede religiosa ,di destra e di sinistra.
state iniziando a credere alle illusioni e le balle che vi raccontano,
state iniziando a credere che la televisione sia la realtà,
fate qualsiasi cosa vi dica la televisione.
vi vestite come in televisione,mangiate come in televisione,crescete i vostri figli come in televisione,pensate addirittura come la televisione...
perché l'unica verità che conoscete è quella che viene dalla televisione
questa è pazzia di massa,voi siete il pensiero reale ,la televisione è l'illusione !
vi tengono all'interno di una bolla di distrazione e ingenuità,
 e purtroppo con ottimi risultati.

sabato 15 gennaio 2011

il ricatto

qualche anno fa era semplice e gratificante svolgere le tue mansioni lavorative,
sia per i metodi sia per i rapporti ,andare al lavoro era come spostarsi da una famiglia ad un'altra,
comprensione e gentilezza erano sempre presenti
se ti vedevano triste ne chiedevano il motivo
se avevi necessità di qualcosa erano disponibili oltre ogni modo,
ti veniva chiesto di fare il tuo lavoro con un (per favore puoi?...)
il lei era dovuto ma si incoraggiava il tu
e così le giornate lavorative scorrevano serene con il reciproco rispetto tra persone che si stimavano a vicenda.
oggi, le cose sono cambiate.andare al lavoro è come una condanna una colpa da espiare
una tangente che tu devi pagare per vivere
quando ti chiedono qualcosa è cambiato il metodo, il timbro di voce,la durezza,
(devi fare questo)(non mi importa come la pensi),(oggi lavoriamo un'ora in più),
(sabato e domenica si lavora),(devi farlo anche se non è il tuo compito)
non si chiede più (per favore puoi),ma ti si impone ,e se tu accenni una protesta ,                           
la risposta è (se ti sta bene è così altrimenti puoi andare via)
questa è la più frequente delle risposte e la peggior frase che si possa dire ad un operaio,
quando la senti ti crolla il mondo addosso,in un attimo vivi lo sconforto di un'alternativa che non c'è
sai che non puoi permetterti di perdere il lavoro e sei preso dall'istinto di andare via o accettare il vile ricatto
e soprattuto sei consapevole che chi ti dice questa frase sa bene che non puoi fare altrimenti se non di chinare la testa stringere i denti,
e sottometerti alla sua richiesta .
non esiste più il rispetto tra persone che si stimano a vicenda consapevoli di aver necessità l'uno dell'altro
ma esiste solo e unicamente il ricatto.
povere le persone che sono convinte di possedere tutto anche la vita di altri
presto si accorgeranno dell'enorme errore che esse stanno commettendo.

venerdì 14 gennaio 2011

solo un sogno

ci alziamo come tutti i giorni della nostra vita
ci rechiamo al lavoro ,un lavoro che ci piace e da tante soddisfazioni
torniamo a casa felici sapendo di aver costruito un pezzo di futuro nostro e dei nostri figli.
ci svegliamo era solo un sogno.
ci alziamo come tutti i giorni della nostra vita per andare al lavoro,
chi in fabbrica, chi in officina, chi in cantiere...........
prendiamo la macchina ,e iniziamo a innervosirci per il traffico i semafori
controllando l'orologio per non arrivare in ritardo.
si arriva sul posto di lavoro e li tutti in fila per timbrare i cartellini
e subito rumori assordanti,devi mettere le cuffie ,
puzza di resina,solventi,vernici,devi mettere le mascherine,
attenzione ai ponteggi,devi mettere il casco .
quando rientri a casa ai la faccia di chi ha vissuto l'inferno,
e pensi è un incubo.
ci è stata sostituita la realtà in sogni,
e gli incubi in realtà.
e dobbiamo ringraziare perché abbiamo un lavoro.
(da incubo).

 

mercoledì 12 gennaio 2011

il baratto

per il lavoro si baratta la salute
per il lavoro si baratta la dignità
per il lavoro si baratta la famiglia
per il lavoro si baratta la libertà
per il lavoro si baratta la VITA
per il lavoro si dovrebbe barattare solo la propria professionalità
il proprio tempo ,senza dare in cambio nient'altro
per ricevere in cambio ,la famiglia ,la dignità ,la libertà ,la salute.
oggi ci chiedono di lavorare ,perdendo la dignità (vedi caso fiat)
ci chiedono di lavorare ,perdendo la salute (vedi caso acciaieria di Taranto)
ci chiedono di lavorare ,perdendo la famiglia (vedi immigrati e trasfertisti)
siamo degli schiavi moderni ,viviamo sotto ricatto ,se vuoi mangiare devi accettare questi compromessi.
ci chiedono tutto in cambio di pochi soldi ,e pian piano ci porteranno via anche quelli,
verrà il giorno che lavoreremo solo per un pasto , e noi da bravi schiavi lo accetteremo.
bisogna lavorare per il bene del paese questo è ciò che ci viene detto , dai politici e dai manager aziendali.
quale sia il reale bene ,lascio a voi deciderlo.

Compromessi tanto pesanti quanto incivili viviamo in una falsa ideologia
convinti , che questa sia la giusta .

venerdì 7 gennaio 2011

nella morte non siamo tutti uguali

come ormai tutti sapete grazie ai media, l'altro giorno e morto un altro militare
nel compimento del suo lavoro,un lavoro particolare,in quanto per lavorare ti danno
una divisa ,e fin qui niente di particolare ,e un'arma e quà sta la differenza.
il settore militare succhia allo stato i soldi pubblici ,e ogni militare ucciso viene glorificato come un santo,
e si ringrazia il comportamento e il sacrificio dei militari tutti.
ma per me l'italia a bisogno di altri uomini, di quei lavoratori che muoiono ogni giorno (circa TRE al giorno)
nel silenzio più totale dei media ,qualche volta che se ne parla le chiamano (morti bianche).
sono i muratori
gli agricoltori
gli allevatori
i felegnami,idraulici ,camionisti
gli eletricisti,i meccanici
le casalinghe
e i disocupati che si suicidano.
sono questi i nostri eroi.
dove sono i ringraziamenti,i funerali solenni ,gli articoli sui quotidiani quando uno di questi eroi muore?
tutta l'italia dovrebbe ringraziare questi lavoratori.
e non solo chi per mestiere sceglie di fare il militare
che per un lauto stipendio ha gia messo in conto anche la morte.
i morti sul lavoro nel 2010 sono stati (1.080)lo sapevate?
vi invito a visitare questo sito http://www.cadutisullavoro.it/
e a rifleterci su ,almeno un pò.

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