Questo post lo dedico a mia figlia e a tutte le donne senza lavoro che hanno perso la speranza di trovarlo.
mi rivolgo alle donne, alle donne oppresse e piegate dai vincoli sociali, culturali, imposti ed autoimposti perché così gli e stato insegnato, così le hanno cresciute, così pensano che sia normale essere. E anche se sono infelici e insoddisfatte nelle loro vite, anche se qualcosa dentro le spinge a muoversi, non sanno di poter essere qualcosa di diverso. Forse lo intuiscono, lo desiderano, ma "l'educazione" le ha convinte che non sta bene, non sta bene ribellarsi, far sentire la propria voce, smettere di subire e sacrificarsi per fare l'esatto opposto: affermarsi, cercare rispetto, dagli altri e da loro stesse, prendersi i loro spazi, creare, inventare, nutrire, far crescere cose, essere individui autonomi, mostrare il coraggio che possiedono, trovare la loro vera natura ormai sepolta .e soprattuto dimostrare la loro vera forza nel mondo del lavoro .
"la dignità e nel cuore. pensano loro pensano che nessuno lotterà per la paura di perdere il lavoro, ti fanno capire che se non vuoi lavorare come uno schiavo qualcun altro sarà disposto a farlo al posto tuo e chiaro che tutto questo non può durare a lungo non possiamo contenderci il posto di lavoro. ci dissanguano per anni e poi ci sputano addosso" la schiavitù cercano di trasformarla in una virtù
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