"la dignità e nel cuore. pensano loro pensano che nessuno lotterà per la paura di perdere il lavoro, ti fanno capire che se non vuoi lavorare come uno schiavo qualcun altro sarà disposto a farlo al posto tuo e chiaro che tutto questo non può durare a lungo non possiamo contenderci il posto di lavoro. ci dissanguano per anni e poi ci sputano addosso" la schiavitù cercano di trasformarla in una virtù
venerdì 7 settembre 2012
What in the world are they spraying? ITA 1/4
geoingegneria per un controllo sul clima , lo ammete il governo americano
domenica 29 luglio 2012
nessuna differenza
Non vi siete ancora stancati di votare? Non siete ancora stanchi delle illusioni? Davvero non sapete pensare ad altro che a questo sistema? Davvero non sapete fare a meno del padrone di turno? Credete ancora che i partiti (chiamateli pure come volete) o i governi servano a rendere liberi gli uomini? Non conoscete altro che la gestione statale della società? Non conoscete altro che autorità? Competizione? ditatura camuffata da democrazia? Beh, allora siete proprio messi male, purtroppo.
E qui mi viene in mente il pensiero di Mark Twain che dice: 'se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare'.
Come dargli torto alla luce della Storia e della cronaca?
E qui mi viene in mente il pensiero di Mark Twain che dice: 'se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare'.
Come dargli torto alla luce della Storia e della cronaca?
martedì 26 giugno 2012
il successo
Il successo: com’è fatta la vita……
SUCCESSO!!!!!!!!
A un’anno il successo è: riuscire a camminare.
A quattro anni il successo è: non farsi la pipì addosso.
A dodici anni il successo è: avere amici.
A diciotto anni il successo è: avere la patente.
A vent’anni il successo è: fare sesso.
A trentacinque anni il successo è: avere soldi.
A cinquant’anni il successo è: avere soldi.
A sessantacinque anni il successo è: fare sesso.
A settantacinque anni il successo è: avere la patente.
A ottanta anni il successo è: avere amici.
A ottantacinque anni il successo è: non farsi la pipì addosso.
A novant’anni il successo è: riuscire a camminare.
SUCCESSO!!!!!!!!
A un’anno il successo è: riuscire a camminare.
A quattro anni il successo è: non farsi la pipì addosso.
A dodici anni il successo è: avere amici.
A diciotto anni il successo è: avere la patente.
A vent’anni il successo è: fare sesso.
A trentacinque anni il successo è: avere soldi.
A cinquant’anni il successo è: avere soldi.
A sessantacinque anni il successo è: fare sesso.
A settantacinque anni il successo è: avere la patente.
A ottanta anni il successo è: avere amici.
A ottantacinque anni il successo è: non farsi la pipì addosso.
A novant’anni il successo è: riuscire a camminare.
domenica 10 giugno 2012
C A N E L I B E R O N L I N E: LA PIRAMIDE DEL POTERE CAPITAL/LIBERISTA
C A N E L I B E R O N L I N E: LA PIRAMIDE DEL POTERE CAPITAL/LIBERISTA: LA PIRAMIDE DEL POTERE CAPITAL/LIBERISTA di G.Tirelli “Si spengono i boiler, si evita di usare l’automobile, di pagare bolli, assicur...
C A N E L I B E R O N L I N E: HO SOGNATO CHE TUTTO FINIVA
C A N E L I B E R O N L I N E: HO SOGNATO CHE TUTTO FINIVA: HO SOGNATO CHE TUTTO FINIVA di G.Tirelli “Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono, vengono coltivati. A lung...
domenica 13 maggio 2012
democrazia
Democrazia è il popolo che governa il popolo a colpi di bastone per amore del popolo“.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
mercoledì 2 maggio 2012
I segreti della casta di Montecitorio: 6 maggio referendum sulla Casta e i suoi privilegi...
I segreti della casta di Montecitorio: 6 maggio referendum sulla Casta e i suoi privilegi...: Riduzione numero parlamentari regionali, riduzione delle loro indennità, abolizione delle nuove province e dei consigli di amministrazione...
mercoledì 22 febbraio 2012
I segreti della casta di Montecitorio: La Banca Vaticana (lo IOR) è la grande azionista d...
I segreti della casta di Montecitorio: La Banca Vaticana (lo IOR) è la grande azionista d...: Tutti ricordiamo gli interventi di Papa Wojtyla prima e poi di Papa Ratzinger contro le guerre che insanguinano questo mondo. Per non parla...
martedì 3 gennaio 2012
SVEGLIAAA!!!!
la grandissima parte della richezza che produciamo con il nostro lavoro finisce nelle tasche di quelli che tu eleggi e dei suoi compari per il mantenimento dei loro privileggi.
per questa gente, un napoletano, un torinese, o un sardo.vale meno della carne da macello, perché questa almeno serve a mangiare e dal macellaio ha un valore; noi, per loro siamo solo delle rotture di coglioni inutili
non produciamo più niente, consumiamo e basta.conosciamo il prezzo di tutto ma il valore di niente;
è come la laurea: l’hai desiderata per anni, ti ubriachi e il giorno dopo realizzi che non sai che cazzo fare.
È una volata verso il fondo. Stipendi più bassi, condizioni di lavoro pericolose,
bisogna svegliarsi fare qualcosa,
Noi siamo il mercato, e noi decidiamo chi vince e chi perde a seconda di dove parcheggiamo i nostri soldi, di dove li investiamo, di cosa decidiamo di comprare e da chi scegliamo di comprare.
gli illusi dalla televisione, dal calcio e dal grande fratello credono davvero che la Grecia (o l'Argentina di dieci anni fa) sia una sorta di terzo mondo abitato solo da ignoranti morti di fame e che l'Italia è una nazione forte che non si ridurrà mai in quella situazione. Quanto vorrei che avessero ragione!
AUGURI.
per questa gente, un napoletano, un torinese, o un sardo.vale meno della carne da macello, perché questa almeno serve a mangiare e dal macellaio ha un valore; noi, per loro siamo solo delle rotture di coglioni inutili
non produciamo più niente, consumiamo e basta.conosciamo il prezzo di tutto ma il valore di niente;
è come la laurea: l’hai desiderata per anni, ti ubriachi e il giorno dopo realizzi che non sai che cazzo fare.
È una volata verso il fondo. Stipendi più bassi, condizioni di lavoro pericolose,
bisogna svegliarsi fare qualcosa,
Noi siamo il mercato, e noi decidiamo chi vince e chi perde a seconda di dove parcheggiamo i nostri soldi, di dove li investiamo, di cosa decidiamo di comprare e da chi scegliamo di comprare.
gli illusi dalla televisione, dal calcio e dal grande fratello credono davvero che la Grecia (o l'Argentina di dieci anni fa) sia una sorta di terzo mondo abitato solo da ignoranti morti di fame e che l'Italia è una nazione forte che non si ridurrà mai in quella situazione. Quanto vorrei che avessero ragione!
AUGURI.
OGGI COME IERI
A parer nostro, non possiamo essere d’accordo con certi sedicenti giornali rivoluzionari anarchici, i quali strombazzano ai quattro venti che la rivoluzione deve essere il prodotto della ragione, che necessita organizzare le forze rivoluzionarie, e preparare coll’istruzione le masse alla rivolta.
Ciò è tanto assurdo, quanto sono assurdi ed in malafede coloro che lo dicono. Il prodotto della ragione non può essere maggioranza, se non quando la maggior parte delle masse sapran ragionare. Ma colla società presente, è impossibile arrivare a questo punto. Finché le masse sono forzate a tutto produrre e nulla consumare, finché a loro si nega il pane materiale, il letto per dormire, il fuoco per scaldarsi, gli abiti per coprirsi, e tutto quanto è indispensabile alla vita; non potran mai arrivare alla loro emancipazione morale, poiché lo stato di sua vita è come una specie di assopito abbrutimento, il loro cervello è stracco quanto le loro membra, e non han forza di pensare, né di apprezzare le frasi di un libro o gli articoli di un giornale, poiché la loro intelligenza non coltivata ed abbrutita dall’eccessivo lavoro, non arriva a comprendere il vero senso di questi moralisti in frase.
No, miei cari dottoroni; questa massa avvilita, affamata, insultata e sfruttata in tutti i modi, non intende il vostro sistema di emanciparla, e fede ne sia la propaganda sterile che voi fate, ma al contrario, essa ben comprende che è per suo bene scannare il padrone, bruciare la puzzolente stamberga, impossessarsi dei bei palazzi ch’ella stessa ha fabbricato, sfondare le casseforti, atterrare qualsiasi autorità; appiccando re, ministri, senatori, deputati, procuratori, avvocati, questori, prefetti ed i loro tirapiedi che fanno seguito.
Questa massa avvilita, non può essere la maggioranza che il giorno della rivoluzione stessa, quando stanca di soffrire una parte insorgerà, prendendosi il posto dovuto nella vita sociale e rovesciando ogni ostacolo borghese. Solo allora la gran massa scossa dal ciclone rivoluzionario, alzerà il capo; la gran fiamma degli edifici e monumenti crollanti, rischiarerà d’un tratto la sua ragione e l’istinto suo proprio gl’indicherà la bisogna. Allora solo questa massa ignorante diverrà maggioranza, e la parte rivoluzionaria fino allora più debole diverrà tosto la più forte; anzi terribilmente forte.
Dunque poniamoci bene in mente, che prima dell’emancipazione morale è necessario l’economica, e per arrivare all’economia bisogna sbarazzare e sopprimere i farabutti ed ambiziosi, che per servire i loro interessi personali sviano il popolo dalla retta via, ed a lui sputano in faccia, una volta giunti al loro apogeo.
art:tratto da [Il Ciclone, Parigi, n. 1, 4 settembre 1887]
Ciò è tanto assurdo, quanto sono assurdi ed in malafede coloro che lo dicono. Il prodotto della ragione non può essere maggioranza, se non quando la maggior parte delle masse sapran ragionare. Ma colla società presente, è impossibile arrivare a questo punto. Finché le masse sono forzate a tutto produrre e nulla consumare, finché a loro si nega il pane materiale, il letto per dormire, il fuoco per scaldarsi, gli abiti per coprirsi, e tutto quanto è indispensabile alla vita; non potran mai arrivare alla loro emancipazione morale, poiché lo stato di sua vita è come una specie di assopito abbrutimento, il loro cervello è stracco quanto le loro membra, e non han forza di pensare, né di apprezzare le frasi di un libro o gli articoli di un giornale, poiché la loro intelligenza non coltivata ed abbrutita dall’eccessivo lavoro, non arriva a comprendere il vero senso di questi moralisti in frase.
No, miei cari dottoroni; questa massa avvilita, affamata, insultata e sfruttata in tutti i modi, non intende il vostro sistema di emanciparla, e fede ne sia la propaganda sterile che voi fate, ma al contrario, essa ben comprende che è per suo bene scannare il padrone, bruciare la puzzolente stamberga, impossessarsi dei bei palazzi ch’ella stessa ha fabbricato, sfondare le casseforti, atterrare qualsiasi autorità; appiccando re, ministri, senatori, deputati, procuratori, avvocati, questori, prefetti ed i loro tirapiedi che fanno seguito.
Questa massa avvilita, non può essere la maggioranza che il giorno della rivoluzione stessa, quando stanca di soffrire una parte insorgerà, prendendosi il posto dovuto nella vita sociale e rovesciando ogni ostacolo borghese. Solo allora la gran massa scossa dal ciclone rivoluzionario, alzerà il capo; la gran fiamma degli edifici e monumenti crollanti, rischiarerà d’un tratto la sua ragione e l’istinto suo proprio gl’indicherà la bisogna. Allora solo questa massa ignorante diverrà maggioranza, e la parte rivoluzionaria fino allora più debole diverrà tosto la più forte; anzi terribilmente forte.
Dunque poniamoci bene in mente, che prima dell’emancipazione morale è necessario l’economica, e per arrivare all’economia bisogna sbarazzare e sopprimere i farabutti ed ambiziosi, che per servire i loro interessi personali sviano il popolo dalla retta via, ed a lui sputano in faccia, una volta giunti al loro apogeo.
art:tratto da [Il Ciclone, Parigi, n. 1, 4 settembre 1887]
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