ci alziamo come tutti i giorni della nostra vita
ci rechiamo al lavoro ,un lavoro che ci piace e da tante soddisfazioni
torniamo a casa felici sapendo di aver costruito un pezzo di futuro nostro e dei nostri figli.
ci svegliamo era solo un sogno.
ci alziamo come tutti i giorni della nostra vita per andare al lavoro,
chi in fabbrica, chi in officina, chi in cantiere...........
prendiamo la macchina ,e iniziamo a innervosirci per il traffico i semafori
controllando l'orologio per non arrivare in ritardo.
si arriva sul posto di lavoro e li tutti in fila per timbrare i cartellini
e subito rumori assordanti,devi mettere le cuffie ,
puzza di resina,solventi,vernici,devi mettere le mascherine,
attenzione ai ponteggi,devi mettere il casco .
quando rientri a casa ai la faccia di chi ha vissuto l'inferno,
e pensi è un incubo.
ci è stata sostituita la realtà in sogni,
e gli incubi in realtà.
e dobbiamo ringraziare perché abbiamo un lavoro.
(da incubo).
"la dignità e nel cuore. pensano loro pensano che nessuno lotterà per la paura di perdere il lavoro, ti fanno capire che se non vuoi lavorare come uno schiavo qualcun altro sarà disposto a farlo al posto tuo e chiaro che tutto questo non può durare a lungo non possiamo contenderci il posto di lavoro. ci dissanguano per anni e poi ci sputano addosso" la schiavitù cercano di trasformarla in una virtù
hai ragione! l'incubo lo viviamo ogni giorno,voi e noi,con la lontananza! non potersi godere i figli che crescono,la propria compagna da amare. Tutto questo è profondamente ingiusto,per il solo fatto che si è obbligati come dici tu per un pezzo di pane,e non per farsi una vacanza al mare!Ogni giorno è uguale,solo una cosa ci unisce....la speranza che un giorno tutto questo sia solo un brutto sogno! coraggio!
RispondiEliminaGrazie alessandra il tuo oltre ad essere un bel commento è anche il primo grazie
RispondiEliminaCosimo