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sabato 5 febbraio 2011

L'incombenza delle feste

Si festeggi l'unità d'italia ma lavorando
Queste le parole del presidente di confindustria
Emma Marcegaglia
siccome la festività cade di giovedì 17 marzo ,
si teme il rischio di un ponte lungo.
Inoltre per festeggiare comunque la festività gli imprenditori si impegnano
testuali parole "a fare la loro parte a fianco delle istituzioni pubbliche, organizzando momenti di ricordo e di aggregazione attorno alla bandiera nazionale nei luoghi di lavoro".
Quando ho letto queste parole nella mia mente sono apparse vecchie immagini della Cina ,negli anni di mao e della Russia .
Mai , agli operai e venuto in mente di chiedere al proprio datore di lavoro, siccome una festività religiosa cade la domenica ,di poterla festeggiare il lunedì successivo,vi immaginate la reazione ?
Allora visto che le festività costano troppo a questi signori perchè non le riuniamo in un unico giorno ?
Facciamo così il 1 dell'anno si festeggia tutto insieme ,
Pasqua, Natale,1 maggio,festa della repubblica,Epifania,2 novembre,etc etc.
e siccome sono festività miste (religiose e di stato)
mettiamo fianco a fianco, un bel crocefisso e una bandiera ,cosi non dobbiamo neanche spostarci dalla chiesa alla piazza del comune.
Ci leviamo di torno quest'incombenza delle feste ,e da bravi schiavi lavoriamo tutto l'anno senza dare più fastidio a questa gente,fino al prossimo capodanno.
Oppure perchè non farle festeggiare quando gli operai vengono messi in cassa integrazione o in mobilità ,più comodo di così.
Tanto sei a casa senza far niente ! ,utilizza questo tempo per festeggiare il natale o il 1 maggio ,con buona pace di tutti.
Dopo il referendum della fiat dove è stato cancellato il diritto allo sciopero ,il diritto di lavorare 8 ore ,la malattia ,la pausa .
Tutti i diritti che i nostri padri con tanta fatica erano riusciti a conquistare .Ora cercano di toglierci anche il diritto alle festività .
Continuando così non dovremo più guardare stupefati i cinesi che mangiano,lavorano e dormono in fabbrica con i loro bambini ,perchè questo molto presto sarà il nostro futuro.

2 commenti:

  1. 5212 condanne a morte, 6564 arresti, 54 paesi rasi al suolo, 1 milione di morti. Questo il costo dell'Unità. La prima pulizia etnica della modernità occidentale sulle popolazioni meridionali dettata dalla Legge Picca (governo Minghetti del 15 agosto 1863 )" per la repressione del brigantaggio nel Meridione".
    In Sardegna siamo stati offesi e isultati dai Savoia, ogni piazza o via a loro titolata, è per me un isulto.
    il 17 non c'è niente da festeggiare anzi, bisognerebbe andare nei luoghi dove tanti sardi sono morti per la libertà della Sardegna e ricordarli con onore.

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  2. il mio post è solo un esempio sul mondo del lavoro ,non a un fine politico.
    essendo io più propenso all'anarchia e ateo convinto. me ne guarderei bene dall'introdurmi in discussioni politiche ,il mio post prendeva come esempio il 17 marzo ,come riferimento ad un qualsiasi diritto del lavoratore ,che esso sia repubblicano convinto oppure no,che esso sia religioso o meno.se questo governo o stato decide di inserire un giorno di festività ,a prescindere dal suo contesto ,
    io da parte mia vivrei quel giorno di festa come un giorno di riposo senza pensieri nella testa e senza omaggi a nessuno .
    se diamo a questa gente la possibilità di gestire le nostre vite dicendici quando è festa e quando non lo e,allora voglio anche il diritto di festeggiare senza lavorare o come meglio mi aggrada,troppo semplice dirci è un giorno di festa ma dovete comunque lavorare.
    comunque in omaggio a quanto tu ti riferivi inserisco un commento dell'allora senatore giuseppe ferrari al quale mi assoccio .
    con rispetto alle vittime di quegli anni:
    "Non potete negare che intere famiglie vengono arrestate senza il minimo pretesto; che vi sono, in quelle province, degli uomini assolti dai giudici e che sono ancora in carcere. Si è introdotta una nuova legge in base alla quale ogni uomo preso con le armi in pugno viene fucilato. Questa si chiama guerra barbarica, guerra senza quartiere. Se la vostra coscienza non vi dice che state sguazzando nel sangue, non so più come esprimermi"
    ed inoltre .
    « Il brigantaggio è un gran male, ma male più grande è la sua repressione. Il tempo che si dà la caccia ai briganti è una vera pasqua per gli ufficiali, civili e militari; e l'immoralità dei mezzi, onde quella caccia deve governarsi per necessità, ha corrotto e imbruttito. Si arrestano le famiglie dei briganti, ed i più lontani congiunti; e le madri, le spose, le sorelle e le figlie loro, servono a saziare la libidine, ora di chi comanda, ora di chi esegue quegli arresti. »

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